U16: IV Circolo Benevento vs RNA (0 – 36)

Pronto e convincente riscatto della U16 RNA, che nella partita da ‘dentro o fuori’, giocata sul campo del IV Circolo mantiene i nervi saldi e il controllo dell’incontro conquistando con autorevolezza l’accesso alla finale regionale per la qualificazione al campionato di élite.
Non era facile per diverse ragioni. Da una parte c’era un avversario motivato, che giocava sul proprio campo ed era sostenuto dalla fiducia che le vittorie creano e alimentano; dall’altra c’era il rischio che la sconfitta subita la domenica precedente avesse attivato il ‘tarlo del dubbio’ e questa volta non era prevista una prova di appello. Il fango e la pioggia non erano insomma le uniche insidie della giornata e il terreno nel quale affondavano i tacchetti non era il solo piano scivoloso sul quale appoggiare le proprie speranze.


Per comprendere però quale sia stato lo spirito con il quale i ragazzi del RNA hanno affrontato l’impegno vale la pena aprire una piccola finestra temporale e affacciarsi sugli ultimi 6-7 minuti di partita. Quando il risultato sembra ormai messo al sicuro (0-22), due cartellini gialli pressoché contemporanei producono una doppia inferiorità numerica. E’ molto difficile che il risultato possa essere ribaltato, ma il IV Circolo ha senza dubbio voglia di dimostrare il suo valore e segnare punti. Ci sarebbe dunque da attendersi minuti di grande sofferenza, per di più al termine di una partita faticosa a causa delle condizioni del terreno.
Nulla di tutto ciò. In quei 7 minuti non solo la nostra area di meta continua a rimanere inviolata, ma l’inerzia resta tutta nelle mani del RNA e il divario si allarga ancora di più grazie ad altre due mete segnate in rapida successione nonostante i nostri giochino in 13 contro 15.


Al fischio finale, il fango da nemico dell’equilibrio può finalmente trasformarsi in complice dei festeggiamenti a favore delle foto e dei video di rito.


Per compiere il passo ulteriore serviranno le gambe, la testa e il cuore dimostrati oggi, servirà continuare a lavorare seriamente, servirà tenere gli occhi ben aperti e puntati dritti sull’obiettivo. Noi, fuori dal campo, terremo le dita incrociate.