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Attingere al vasto campionario delle frasi disponibili per scegliere la più adatta a descrivere una sconfitta meritata ma troppo severa nel punteggio non cambierebbe la sostanza descrittiva, né renderebbe meno amaro il boccone. Il punto è che il Colleferro ha meritato di vincere e il RNA ha dovuto fare i conti, sulla strada del ritorno, con diversi rimpianti.
Sarebbe ingeneroso, nei confronti di ragazzi che hanno profuso lungo tutta la stagione un encomiabile impegno e contribuito, ciascuno per la sua parte, ai successi della squadra, fare la cronaca delle ingenuità che sono costate almeno 3 delle 4 quattro mete subite ed è difficile dire se, in un certo senso, può avere un valore parzialmente consolatorio il fatto che si sia trattato di ‘episodi’ (sia pure non isolati) e non della manifestazione di una complessiva inferiorità.
Bisogna però dare atto al Colleferro di essere una squadra estremamente solida, capace di un gioco ordinato e in grado di sfruttare al meglio le qualità, in alcuni casi davvero notevoli, dei suoi giocatori. Il RNA ha in particolare mostrato di soffrire molto – come è ovvio che sia – un difesa coriacea, che ha lasciato pochissimo spazio all’iniziativa offensiva, che pure il RNA ha provato a proporre con continuità lungo tutto l’incontro. La meta iniziale, segnata dopo pochi minuti dalla nostra U16 aveva fatto nascere qualche legittima speranza, anche perché arrivata al termine di attacchi ripetuti portati avanti con molta convinzione e competenza. Il rapido ribaltamento dello scenario conseguito a due mete subite in successione, sfruttando evidenti errori difensivi, ha impresso una diversa inerzia alla partita. Da quel momento, pur prevalendo nel possesso, il RNA non ha più saputo trovare la via della meta, neppure quando il Colleferro ha giocato in inferiorità numerica per espulsioni temporanee: l’efficacia dei placcaggi e l’ottimo schieramento difensivo hanno fatto la differenza, impedendo di concretizzare ad esempio la superiorità, forse non nettissima ma abbastanza chiara, del RNA nelle mischie e anche, spesso, sui punti di incontro.
Domenica prossima, sul nostro campo al Villaggio del Rugby, si gioca la partita di ritorno di questo quarto di finale del Torneo interregionale e i ragazzi sono chiamati ad una prova difficile sotto tutti i punti di vista: oggettivamente difficile per il valore degli avversari e per il penalizzante punteggio dell’andata, ma difficile anche, se non soprattutto, sul piano mentale per le intuibili implicazioni che una partita da ‘dentro o fuori’ sempre comporta, per di più con il peso di una non lieve sconfitta sulle spalle. Non sarebbe tuttavia la prima volta che proprio da queste situazioni si traggono forza e motivazione in grado di redendere possibile ciò che, forse, possibile non sembra. Sarà dura, molto dura, ma noi ci crediamo e per questo saremo in molti a sostenerli.