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Una partita complessivamente bruttina ed una prestazione non tra le migliori hanno fatto da cornice alla comunque netta vittoria dell’Amatori Napoli opposta al IV Circolo, avversario tradizionalmente ostico e sempre impegnativo.
Il punteggio rispecchia in realtà un obiettivo predominio territoriale dei ragazzi napoletani, la cui area di meta non solo è rimasta inviolata, ma neppure ha mai seriamente corso il pericolo di essere violata. Nonostante questo e nonostante le 6 mete realizzate, sono numerosi i motivi di insoddisfazione alla fine della partita.
A colpire negativamente è in particolare il numero impressionante di palloni persi in tutte le possibili varianti: a contatto, per mancato controllo (addirittura al momento di schiacciare il pallone in meta), a causa di passaggi avventurosi o poco accurati, per superficialità e per altre inspiegabili e misteriose ragioni. Questo diluvio di palloni buttati, ha vanificato l’enorme mole di gioco sviluppata e la pressione asfissiante che induceva, a loro volta, anche gli avversari ad errori ripetuti nella trasmissione.
Non tutti i ragazzi in campo sono apparsi sufficientemente concentrati e atteggiamenti un po’ svogliati da parte di alcuni erano visibili sui punti di incontro e nel posizionamento, anche se, in linea generale, non è mancata la disponibilità al contatto ed allo scontro fisico anche duro.
La vittoria e le sue proporzioni numeriche sono un fattore di riequilibrio solo parziale, perché è chiaro che in un diverso contesto, ad esempio quello che li attende la prossima settimana a L’Aquila, un numero di errori così rilevante e una concentrazione altalenante produrrebbero conseguenze difficilmente rimediabili.
Recenti esperienze hanno tuttavia dimostrato che questa squadra reagisce positivamente al crescere degli stimoli esterni e si può dunque essere fiduciosi sulla loro capacità di adeguarsi all’elevato livello competitivo che troveranno nella tappa del Superchallenge ormai alle porte.