Il Mattino: L’Amatori Napoli punta alla serie A

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Riportiamo l’articolo uscito oggi su Il Mattino riguardante la Seniores dell’Amatori Napoli Rugby.

Tredici vittorie di fila per la squadra che ha un’età media di 21 anni
Davide Cerbone

Vent’anni dopo, gli allievi di Elio Fusco li ritrovi maestri. Maestri di vita e di rugby, che poi in fondo è quasi la stessa cosa.«Il rugby è una condizione dello spirito. I rugbisti si riconoscono in ogni parte del mondo, fra loro, per il solo fatto di aver giocato a questo sport,non importa a quale livello. Si riconoscono,si aiutano,si rispettano. Sembra retorica,non lo è», ti spalanca le porte di questo mondo fuori dal mondo Nicola Giuliano, che ben prima di vincere da produttore l’Oscar per «La grande bellezza »,il film diretto dall’amico e sodale Paolo Sorrentino, la sua passione per il cinema l’ha coltivata negli anni vissuti da apertura con la maglia della Partenope. Con lui, a cesellare un progetto che fino a ieri sembrava impensabile, ritrovi altri ex rugbisti della Partenope anni ‘90: la terza linea Franco Manna, fondatore del marchio Rossopomodoro e del gruppo Sebeto, il commercialista Gabriele Gargano, l’avvocato Lorenzo Fusco, nipote dell’indimenticato Elio,il broker assicurativo Paolo Di Francia. Tutti riuniti intorno ad un sogno che ha preso forma due anni fa ad ovest della città, nell’ex area Nato di Bagnoli.La loro scommessa l’hanno chiamata «Villaggio del rugby», perché intorno a quella palla ovale che non hanno mai dismesso vogliono costruire una comunità. «Intorno al campo, abbiamo costruito una club house, una palestra e una birreria. In soli due anni, tra bambini e bambine,abbiamo superato le cinquecento iscrizioni. Stiamo ricreando un vero movimento di base», racconta con entusiasmo Gargano. Fu sua l’idea di bussare alle porte della Fondazione Banco Napoli per l’Infanzia per chiedere in concessione le aree abbandonate dai militari Usa, quando l’ex complesso Ciano era ancora un deserto. Da allora, gli ex ragazzi della palla ovale hanno messo in piedi un progetto tutto rigorosamente made in Naples. E i risultati non hanno tardato ad arrivare. Con un rugby moderno, fatto di velocità e di grande accuratezza difensiva, l’Amatori Napoli, che punta decisamente alla A, ha conquistato la vetta nel girone Centro-Sud della serie B, aggiungendo al primato due record: il minor numero di punti subiti di tutto il campionato (105) e una lunga imbattibilità casalinga: sul proprio terreno, la giovanissima formazione partenopea (l’età media è di appena 21 anni) ha racimolato ben tredici vittorie consecutive mettendo nel mirino il record della Partenope degli scudetti, che nei lontani anni Sessanta riuscì a collezionare sedici successi interni di seguito. Traguardi che fanno gonfiare il petto ai tre allenatori: Danilo Di Tota, Eugenio Mele e Mario Gargano, tutti – manco a dirlo – ex giocatori della Partenope allenata prima da Fusco, poi da Franco Grieco, Franco Ascione e Franco Salierno. «Quello che sta accadendo è qualcosa di unico, anche se io ci ho sempre creduto – dice Di Tota -. Come la pallanuoto, la lotta e il judo, tutti sport di sacrificio e coraggio, il rugby è insito nel Dna dei napoletani». E alle spalle dei più grandi brilla un futuro ricco di promesse, con la Under 18 seconda nel torneo di Elite e la Under 14 leader in Campania. Intanto, per la prima squadra il nuovo anno propone subito una sfida che potrebbe consolidare la posizione di comando: lo scontro diretto in casa del Civitavecchia, secondo a due punti di distanza, in calendario l’8 gennaio. Ecco perché, auspica Di Tota, questa potrebbe essere l’alba di una nuova stagione d’oro. «Vogliamo riportare il rugby napoletano ai vertici nazionali. Per farlo, però, abbiamo bisogno che Napoli ci sostenga».

Crediamo sia doveroso ringraziare pubblicamente tutto l’Amatori Napoli Rugby per quello che ogni giorno regala a tutti noi.
Dal nostro “Papà Rugbystico” Raffaele D’Orazio, fino agli operatori della Vigilanza all’ingresso del Villaggio Del Rugby.
Vorremmo elencare in questo articolo ogni singolo allenatore, giocatore, dirigente e genitore, ma sarebbe troppo lungo e sicuramente dimenticheremmo qualcuno.
Uno per tutti: grazie Presidente Diego D’Orazio, di cuore.