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Nei pronostici della vigilia, ci si attendeva un incontro equilibrato e un punteggio finale basso e ravvicinato. E così è stato. L’incontro tra US Benevento Rugby e Rugby Napoli Afragola, valido per l’accesso al Campionato di Elite U16, certamente non è stata una bella partita, ma anche questo era prevedibile, considerata la posta in gioco e un esito che non concedeva prove di appello.
Un lungo, interminabile finale, protrattosi per ben otto minuti oltre il tempo regolamentare, ha sorriso al Benevento che, grazie a una meta realizzata all’ultimo, respiro ha rotto la parità che rifletteva fedelmente un andamento della partita speculare tra le due squadre.
Il primo tempo è stato infatti segnato da un avvio indolente e svogliato del RNA, atteggiamento che si è protratto fin quasi all’intervallo e del quale il Benevento è riuscito, in realtà, ad approfittare solo fino ad un certo punto: due mete (una trasformata) a zero e più di qualche occasione mancata o comunque rintuzzata dagli ospiti, che lentamente sembrano tuttavia prendere confidenza e acquisire coraggio.
Il secondo tempo rovescia i ruoli, con un RNA che gioca in maniera più aggressiva e, nonostante molta confusione e poca costruzione del gioco, mette sotto pressione gli avversari, impattando il risultato con una identica sequenza di realizzazioni (due mete di cui una trasformata).
Gli ultimi, palpitanti minuti che, come detto, si sono estesi fin quasi a raggiungere la durata di un tempo di 40 minuti (evidentemente tutti i cronometri individuali attivati erano allineati tra loro ma fuori sincrono rispetto al tempo ‘ufficiale’ della partita) hanno premiato i ragazzi sanniti e consegnato loro, insieme alla vittoria, la qualificazione al Campionato di Elite: a loro e alla società va il nostro sincero in bocca al lupo per l’impegno che li attende a partire dalla prossima settimana.
E a partire dalla prossima settimana la nostra U16, uscita sconfitta da questa finale e dunque impegnata nel campionato regionale, sarà chiamata a confermare che se nella partita di oggi l’ago della bilancia si fosse spostato verso l’altro piatto, nessuno si sarebbe potuto meravigliare.
Le comprensibili lacrime e i legittimi rimpianti restano sul campo dove si sono consumati quegli ultimi, avversi minuti e nessuno li deve portare con sé al Villaggio del Rugby, sul rinnovato, entusiasmante campo, dove gli allenamenti riprenderanno subito e con loro la rincorsa ai nuovi obiettivi.